AMIANTO: CREDITO D’IMPOSTA DEL 65% ANCHE PER LE PERSONE FISICHE

Gennaio 19, 2019

Rimozione amianto, cosa prevede la manovra?

All’interno della legge di bilancio sono stati inseriti dispositivi con l’obiettivo di agevolare tutte le azioni correlate alla bonifica per fare in modo che venga rimosso il materiale cancerogeno. Nella manovra si parla di detrazioni fiscali per gli interventi di rimozione dell’eternit, ai benefici previdenziali concessi ai lavoratori esposti ai veleni (benefici contributivi amianto).

È stato incluso nella manovra anche il riconoscimento del credito di imposta, nella misura del 65% delle erogazioni, nei confronti di coloro che investono per realizzare interventi su terreni pubblici ed edifici.

Quando è riconosciuto il credito di imposta?

Il credito di imposta viene riconosciuto per interventi che vengono effettuati su edifici e terreni pubblici. Come previsto nella manovra, coloro che presentano progetti per la rimozione, avranno diritto all’erogazione in denaro.

Gli interventi per ottenere i finanziamenti vanno dalla bonifica ambientale compresa la rimozione, appunto dell’amianto dagli edifici, la ristrutturazione di parchi e aree verdi anche attrezzate, il recupero delle aree pubbliche dismesse e la prevenzione o il risanamento del dissesto idrogeologico.

Credito di imposta, percentuale ed erogazione del bonus

Il credito di imposta spetta a chi presenta un progetto che rientri in quelli sopra elencati, previsti dalla manovra 2019, nella misura del 65% delle erogazioni effettuate del bonus. È ripartito in tre tranche annuali di importo identico. E non è tutto.

Per coloro che sono titolari di reddito di impresa, il credito di imposta viene utilizzato a compensazione con il modello F24.

 

 

 

 

Chi può beneficiare del credito?

Possono beneficiare del credito di imposta i titolari di reddito di impresa nei limiti del 10×1000 dei ricavi annui, gli enti non commerciali nei limiti del 20% del reddito imponibile e le persone fisiche.

Le erogazioni ammesse sono quelle effettuate nei periodi di imposta che seguono la fine di dicembre 2018.

Qual è l’iter da adottare per i soggetti beneficiari?

Tutti coloro che usufruiranno delle erogazioni devono comunicare ogni mese al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il totale delle erogazioni ricevute nel mese di riferimento. I soggetti beneficiari devono anche pubblicare in una pagina specifica sul sito web istituzionale, la destinazione e l’ utilizzo del denaro e in quella del portale gestito dal Ministero.

Ecco le disposizioni attuative

Entro e non oltre 90 giorni dall’approvazione della manovra 2019, saranno adottate le disposizioni della disciplina nei seguenti limiti delle risorse disponibili. Per l’anno 2019 il totale sarà 1 milione di euro, per l’anno 2020 saranno 5 i milioni di euro, mentre 10 milioni saranno a decorrere dall’anno 2021.

Ultima novità per la previdenza in fine, che riguarda i lavoratori esposti all’amianto, è quella di una norma che ha lo scopo di estendere ulteriormente i lavoratori esposti ad asbesto. A coloro che per anni sono stati in contatto con amianto e altri cancerogeni, sono riconosciuti specifici benefici previdenziali o benefici contributivi amianto, già previsti nella legge del 2015, proprio in materia di trattamento previdenziale dei lavoratori esposti all’asbesto.

Quali le detrazioni fiscali contenute nella nuova legge finanziaria?

Nella legge di bilancio 2019 è stata disposta la proroga delle detrazioni fiscali per molti interventi relativi a ristrutturazione edilizia, efficienza energetica e acquisto di mobili. Per gli interventi di ristrutturazione edilizia la proroga è al 31 dicembre 2019, nella misura del 50% detraibile, fino a una spesa 96 mila euro.

Negli interventi di ristrutturazione edilizia sono compresi: adozioni antisismiche, bonifica amianto, opere per evitare infortuni domestici, opere finalizzate al risparmio energetico e all’installazione di impianti basati su fonti rinnovabili di energia, eliminazione delle barriere architettoniche, realizzazione di posti auto, interventi di manutenzione, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, ripristino di immobili danneggiati o ricostruzione a seguito di interventi calamitosi, opere finalizzate al contenimento dell’ inquinamento acustico e alla cablatura degli edifici e misure finalizzate alla prevenzione di atti illeciti da parte di terzi.

(Fonte: O.N.A.)

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