Bonifica sito

Rimozione amianto in Sicilia

Maggio 5, 2014

Bonifica sito

QUESITO:
Mia figlia come parecchi altri bambini giocano in un’area ove nell’immediata prossimità vi è una struttura con la copertura un eternit. Come possiamo fare per richiedere e ottenere la rimozione e quindi la bonifica? Siamo molto preoccupati per la salute dei nostri bambini, difatti, a giudizio di un gruppo di genitori, la copertura si presenta in pessime condizioni di conservazione.

RISPOSTA:
Bisogna fare una premessa: “La presenza di materiali costituiti da amianto non è di per sé pericolosa”. Difatti, se il materiale è in buone condizioni è molto improbabile che rappresenti un rischio per la salute e pertanto è inopportuna la bonifica. Al contrario, quando le superfici di eternit divengono friabili al tatto e iniziano a sfaldarsi, a causa dell’azione di agenti esterni come la pioggia o gli urti, è NECESSARIO e OBBLIGATORIO per legge RIMUOVERLE. Infatti, in questo caso, si sprigionano particelle di amianto, ovvero fibre di amianto, altamente dannose per la salute dei cittadini. Quindi, bisogna verificare se la copertura è realmente deteriorata. Quest’ultima operazione può farla solamente del personale altamente specializzato e con esperienza nel settore, oppure, dal personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale o della sezione provinciale dell’ARPA competenti per il territorio.
I proprietari degli immobili contenenti eternit, ovvero amianto, sono tenuti alla segnalazione all’ASP (articolo 12 della legge 257/1992, comma 5), che provvede ad un censimento dei siti con presenza di amianto e valuta la pericolosità del sito. Rimane inteso che l’eventuale costo della rimozione è a totale carico del proprietario dell’immobile (articolo 12 della legge 257/1992, comma 3).
Per costringere il soggetto obbligato in solido, ovvero il proprietario alla rimozione dell’amianto, basta presentare una denuncia presso l’Azienda Sanitaria Provinciale, la Polizia Provinciale o i Vigili Urbani del Comune competente. Questi, provvederanno ad effettuare un sopralluogo e diffidare il proprietario alla rimozione. Quest’ultimo, potrà verificare la consistenza dell’amianto e quindi rimuoverlo, oppure, se questo è in buone condizioni, potrà far redigere un documento che comprovi l’integrità e posticipare di qualche periodo la bonifica. In alternativa è possibile effettuare il confinamento, ovvero la fornitura e posa in opera di materiali incapsulanti che inibiscono alle fibre di amianto la dispersione nell’area circostante.
Nella speranza di essere stato abbastanza chiaro e coinciso, auguro una buona lettura a tutti.